
Studenti e insegnanti alla maturità
Esami di Stato, Covid e ed emozioni
In questi giorni si stanno svolgendo gli Esami di Stato, per la seconda volta con le restrizioni e le procedure Covid, solo con un po’ meno timore e paura dello scorso anno, perché prima di cominciare tutti sapevamo a cosa stavamo andando incontro. Un momento questo emotivamente importante per la crescita di studenti e studentesse, pronti a sedersi con tutti i loro docenti interni e il Presidente di commissione. Ma dove finisce l’emozione dei ragazzi e comincia quella degli insegnanti, che li hanno seguiti per tutti i cinque anni del loro percorso di studio?
Insegnanti che hanno visto i loro progressi, che li hanno visti cambiare da adolescenti mentre si avvicinano all’età adulta; e sono proprio gli insegnanti coloro che stanno accanto ai ragazzi nel momento di passaggio più importante della vita. E lo leggiamo anche nelle parole che la nostra prof.ssa Sara Pizzale ha dedicato loro:
“Cari ragazzi,
domani inizieranno gli esami di maturità. Sarà il vostro ultimo passo a conclusione di un ciclo di studi e, il primo passo verso la vita da adulti. Sarete agitati, anche chi giura di non esserlo, perché mettersi alla prova a volte spaventa. “Maturità” significa anche misurarsi con nuove cose ed imparare ad affrontarle.
Un proverbio africano dice: “Chi vuole fare qualcosa sul serio trova una strada, gli altri una scusa” e quello che vi esorto a fare è percorrere nuove strade, incluse le meno battute, anche se fanno paura. Pensate a dove volete arrivare, a cosa volete diventare e incamminatevi. Confrontatevi con le persone che incontrate, ascoltatele, guardatele negli occhi quando vi parlano ma non lasciatevi scoraggiare da nessuno. Proseguite per la vostra strada, non cercate delle scuse. Siate attivi, pensate, non arrendetevi mai. Imparate a contare sulle vostre forze e a credere nelle vostre capacità. Tutto quello che c’è da sapere, si trova già dentro di voi. Ascoltatevi.
Ho trascorso con voi anni bellissimi e se chiudo gli occhi adesso, ho solo in mente bei ricordi. I sorrisi, gli abbracci, le battute, i giorni più impegnativi a scuola e quelli più spensierati della gita. Ricordo il primo giorno che sono entrata in classe e l’emozione provata nel fare la vostra conoscenza. Ricorderò tutti voi perché, se io sono una delle tante insegnanti, voi per me siete stati i primi studenti, quelli che ti prendono il cuore e non lo lasciano più. In bocca al lupo per domani, date il meglio! Vi voglio bene”
Dalla maturità alla vita
Nonostante nei cinque anni precedenti spesso si è costretti ad assumere un tratto autorevole e a volte severo, quando sono seduti lì davanti a tagliare il loro traguardo, scatta un sentimento unico, quasi protettivo. Perché, quando li vedi quel giorno, sai che sono i tuoi ragazzi e le tue ragazze e una parte di te è seduta accanto a loro, perché insieme alla loro performance viene giudicata anche la tua. E allora forza e coraggio a tutti gli studenti e soprattutto ai nostri dell’Istituto Cartesio, che ci mancheranno tanto ma che diventeranno qualcuno anche un po’ grazie a noi!
Marianna Zito