
Maschile e femminile: due mondi che non si incontrano mai?
Le differenze
Tra uomini e donne vi sono delle differenze e questo è innegabile. Le differenze coinvolgono corpo, mente, cervello e modalità di comunicazione.
Per definire le specifiche peculiarità e le differenze esistenti tra uomini e donne è stata introdotta una differenziazione terminologica tra il termine sesso e il termine genere; ciò consente di specificare quanto in femmine e maschi è riconducibile a un fondamento biologico (sesso) e quanto, invece, è ascrivibile all’influenza dell’educazione e dell’ambiente socio-culturale (genere). Da quest’ultimo, probabilmente, dipendono le differenze comunicative che si osservano tra uomini e donne.
L’attività ludica
Le differenze di comunicazione riscontrabili tra uomini e donne, secondo molti studi, sono legate al processo di socializzazione, più precisamente all’attività ludica. Il gioco è, infatti, esperienza fondamentale dell’infanzia e pone i presupposti dello sviluppo sociale. È stato osservato come le bambine tendano a giocare in piccoli gruppi o in coppia e che i loro giochi raramente implicano regole o ruoli; per tale motivo per poter definire il proprio ruolo, ogni bambina utilizza le discussioni e il dialogo. Inoltre, nei giochi femminili compaiono tre modalità comunicative: si comunica per creare relazioni di uguaglianza, si evitano le critiche dirette, si privilegia l’ascolto e si pone attenzione alla relazione. Quindi, l’identità femminile si definisce in un mondo fatto di relazioni e rapporti interpersonali costellati da connessione e reciprocità. Diversi studi mostrano, infatti, che le donne privilegiano la costruzione della relazione e la condivisione di esperienze: la comunicazione ha l’obiettivo di creare e mantenere un rapporto con gli altri, per stabilire e mantenere l’interdipendenza che appare essere una componente importante dell’identità femminile. Solitamente, le donne sono interessate a comprendere e a condividere i sentimenti degli interlocutori, creando relazioni empatiche che coinvolgono in egual misura ognuno. Alcuni studi sulle modalità comunicative femminili mostrano come la conversazione sia co-costruita e siano presenti segnali di coinvolgimento e partecipazione emotiva: sorrisi, assensi e continua collaborazione nell’interazione verbale. È come se il genere femminile possedesse una sviluppata abilità nel costruire e mantenere lo scambio conversazionale, considerandolo un modo per stabilire legami di comprensione reciproca. Molti studi, mostrano che le donne sono più attente ai sentimenti e alle reazioni che producono sugli altri più che ai contenuti portando nella loro comunicazione il desiderio di reciprocità e di contatto. Quindi, il genere femminile utilizza maggiormente, rispetto a quello maschile, forme di empatia e di gentilezza che vengono a volte interpretate dall’interlocutore come espressione di minore potere, di insicurezza nella relazione o come una modalità per cercare consensi nello scambio comunicativo.
Per quanto riguarda i bambini, invece, preferiscono giochi gerarchici, competitivi e aggressivi. Le amicizie maschili prevedono gruppi allargati e sono centrate sull’attività fisica, vi sono chiare regole e ruoli fissi e la comunicazione ruota perlopiù intorno a discussioni sulle regole e sulle strategie da adottare nei giochi. Di solito, nei giochi maschili sono predominanti i bambini che sanno dominare la scena, con caratteristiche da leader. Nella comunicazione ludica maschile si evidenziano le seguenti peculiarità: la comunicazione viene utilizzata per affermare se stessi e le proprie idee, per attrarre e mantenere l’attenzione degli altri, per affermare la superiorità del proprio ruolo. Quindi, l’identità maschile si definisce nella competizione e nell’azione sul mondo. Diversi studi, mostrano che la comunicazione, per gli uomini, ha l’obiettivo di esercitare il proprio status ed esercitare il controllo; la conversazione è come se rappresentasse un modo per mettere alla prova se stessi per far emergere un’immagine di sé come individui dotati di competenze, conoscenze e abilità. Generalmente gli uomini utilizzano la conversazione per risolvere problemi, dare informazioni o per comprendere le cause dei fatti e suggerire soluzioni; centrando l’attenzione sul contenuto. Tendono, al contrario delle donne, a esprimersi in modo autorevole, diretto, affermativo, esprimendosi in maniera più lineare e sistematica, utilizzando minori dettagli e limitando le informazioni. Questo tipo di comunicazione risulta essere maggiormente propensa al contenuto e meno ai segnali relativi ai sentimenti degli interlocutori.
Cosa accade in ambito lavorativo
Nell’ambito degli studi inerenti alle differenze di genere nel lavoro, numerose donne lavoratrici dichiarano la sensazione di dover faticare di più per dimostrare di valere e di essere capaci e intelligenti perché hanno la percezione di essere poco valorizzate. Tuttavia, gli uomini comunicano in modo diverso, quindi la comunicazione maschile differisce da quella femminile come esplicitato sopra; tale differenza non deve essere interpretata necessariamente come svalorizzazione o disprezzo dell’apporto della donna sul lavoro, ma piuttosto come una espressione di timori di relazione con l’altro sesso. Compare spesso una difficoltà a misurarsi con stili relazionali e cognitivi differenti. Difficoltà e paure che si incontrano: da una parte gli uomini spaventati all’idea di doversi misurare con linguaggi e sensibilità diversi dai propri, dall’altro le donne spesso sperimentano sensazioni di impotenza o di inadeguatezza, a causa delle loro diversità comunicative naturalmente più inclini all’emotività e al mantenimento delle relazioni.
Concludendo, molti studi in letteratura sembrano indicare che vi sono differenze nella comunicazione e nella percezione dell’identità lavorativa maschile e femminile, ma è nelle differenze che si creano punti d’incontro in cui convergono nuove prospettive e scambi di punti di vista diversi che, se compresi, possono condurre a una nuova percezione della realtà circostante.
Lavinia Narda