
Turismo esperienziale e biodistretti: nuove frontiere di ricerca
Nell’ambito delle attività di formazione post laurea sostenute da Anapia Nazionale è stata indetta una procedura comparativa pubblica per titoli e colloquio, per l’attribuzione n. 2 (due) Borse di formazione per attività di ricerca post-lauream (specialistica o magistrale), nel periodo maggio-ottobre 2021.
L’attività formativa
L’attività formativa, che verrà svolta con la supervisione dell’Unità di Ricerca di Bagheria (PA) dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo del CNR, verterà su due tematiche di particolare interesse e attualità ed è riservata a un laureato in Scienze Economiche e a uno in Scienze Agrarie.
Prima tematica
La prima tematica mira alla ideazione e progettazione di un percorso di sviluppo locale legato al turismo esperienziale, tra valorizzazione del patrimonio culturale locale e di quello enogastronomico. Le attività verranno svolte anche attraverso azioni di concertazione tra gli attori locali, istituzionali e non, interessati al tema proposto. Le motivazioni che stanno alla base di questo primo percorso di ricerca possono essere ricondotte a due ordini di ragioni, che costituiscono i due pilastri di un’unica strategia di sviluppo economico locale. Al primo fanno riferimento le considerazioni per cui per molto tempo la scienza economica, quale disciplina che studia le interrelazioni tra operatori economici finalizzati alla produzione e al consumo di beni, non si è interessata ai beni culturali. Oggi è invece assodato che la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale e delle identità locali, attraverso la contestuale sensibilizzazione degli operatori economici del territorio, rappresentino un valido percorso di sviluppo economico che può intraprendersi a livello locale.
Al secondo ordine di ragioni fanno riferimento gli aspetti legati alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico e, in particolare, di quei prodotti tipici locali che sono anche espressione delle identità territoriali. Tale secondo aspetto si considera rilevante sia perché l’enogastronomia è generalmente riconosciuta come elemento del patrimonio culturale locale sia perché, potendo contare su un’ampia tradizione di prodotti a denominazione di origine o a indicazione geografica riconosciuti dall’UE, aiuta i territori a distinguersi e diventare più attrattivi.
Nelle intenzioni dei proponenti, la valorizzazione del patrimonio culturale e di quello enogastronomico, espressione degli aspetti identitari locali, dovrebbe approdare alla creazione e/o allo sviluppo di un distretto AgriCulturale.
Seconda tematica
La seconda tematica mira sia alla quantificazione del valore di alcune delle principali componenti del mercato dello Smart AgriFood in Sicilia (identificandone anche i principali driver di crescita), sia alla valutazione degli impatti derivanti dall’introduzione di modelli di Smart AgriFood, a livello di singola “filiera” e di intero sistema economico regionale.
Le motivazioni di tale scelta vanno ricondotte ai temi contenuti nella Comunicazione COM (2020) 380 finale del 20.5.2020 della Commissione UE al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni sulla “Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030. Riportare la natura nella nostra vita”. Lo scopo è di indirizzare studio e ricerca verso la valorizzazione della filiera biologica siciliana attraverso l’applicazione della tecnologia blockchain. Infatti, a tal riguardo, l’introduzione della tecnologia in ambito agronomico, non solo attraverso l’uso di macchine sempre più innovative, ma anche per effetto di nuove tecniche agronomiche, ha consentito di raggiungere molti progressi affinando i sistemi di tracciabilità e rintracciabilità e perfezionando lo scambio di informazioni tra tutti gli attori della filiera, compreso il consumatore finale.
L’introduzione di tali innovazioni di prodotto e di processo ha generato una diminuzione delle frodi, molto frequenti in ambito agroalimentare, soprattutto per i prodotti con caratteristiche peculiari (Made in Italy, il Biologico e le varie DOP e IGP), consentendo di avere un ulteriore valore aggiunto sul mercato. In particolare, la nuova tecnologia denominata blockchain, nata in altri contesti, sta trovando una ottima applicazione in ambito agroalimentare per la raccolta di informazioni sui prodotti della stessa filiera ed è stata già utilmente impiegata, con riscontri positivi, presso alcune aziende italiane e nella grande distribuzione organizzata (GDO).
La ricerca ha lo scopo di approfondire le conoscenze sull’applicazione della tecnologia blockchain in ambito agroalimentare e mettere in luce gli effetti positivi che questa è in grado di apportare.
Tale seconda tematica nelle intenzioni dei proponenti va ricondotta ad una idea di sviluppo locale utile ad avviare un percorso strategico e programmatico di ampio respiro, con lo scopo di esaltare il ruolo dell’agricoltura biologica nella valorizzazione delle produzioni agroalimentari e per sperimentare un progetto di crescita sostenibile a vantaggio dei territori. Tale percorso mira, altresì, a costruire rapporti più stretti nelle filiere che guardino a tutto il territorio nel suo complesso, mettendo insieme imprese, cittadini, associazioni e istituzioni per realizzare obiettivi comuni. Verrà, infatti, sviluppato il legame tra città e agricoltura, puntando ad una più stretta collaborazione tra realtà agricole e attività di prossimità, a partire dall’integrazione col turismo fino ai distretti del biologico, dove la sostenibilità diventa leva di competitività anche fuori dai confini strettamente agricoli. La ricerca dovrebbe verificare la possibilità di creare e sviluppare un Biodistretto.
Lo scopo
Entrambe le tematiche vanno inquadrate in una attività di ricerca e analisi – anche attraverso azioni di concertazione tra gli attori da coinvolgere – mirata alla ideazione e progettazione di un percorso di Istruzione Tecnica Superiore (ITS) (DPCM 25.01.2008 – Linee guida per la riorganizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli istituti tecnici superiori), nell’ambito della programmazione dell’offerta formativa della Regione Siciliana – Piano dell’offerta Formativa di Istruzione Tecnica Superiore (ITS) in Sicilia per il periodo 2021/2022. Ciò perché si considera prioritario investire in una transizione culturale, iniziando dal patrimonio identitario umanistico riconosciuto a livello internazionale, disegnando un nuovo percorso educativo che combini la necessaria adesione agli standard qualitativi richiesti, anche nel panorama europeo, con innesti di nuove materie e metodologie, e coniughi le competenze scientifiche con quelle delle aree umanistiche e del multilinguismo. Il percorso si inserisce nell’ambito delle attività innovative che Anapia Nazionale realizzerà nel corso del 2021.
Scopo ultimo delle borse è l’invito a riflettere sul concetto di “territorio”, negli ultimi anni particolarmente ricorrente negli interventi di politica regionale, comunitaria e nazionale, e che può essere sinteticamente definito come “spazio abitato da una comunità, con la sua identità e i suoi saperi, le attività economiche, le unità amministrative; un fitto tessuto nel quale si intrecciano l’ambiente e il paesaggio, l’agricoltura, le attività produttive e terziarie, dinamiche urbane, periurbane e rurali con fattori culturali e identitari”.
Salvatore Tosi – Ricercatore di Economia Applicata CNR