L’Educazione Civica Digitale per giovani e adulti
È oramai un dato di fatto che adulti e giovani – anche se in modalità differenti – passano molto tempo in rete, e ciò è avvenuto soprattutto in quest’ultimo anno a causa del Covid-19. Infatti, le relazioni istaurate e i contatti lavorativi si sono realizzati più on-line che non di persona: da Facebook, Instagram, Twitter fino a Tik Tok e ancora tutte le piattaforme didattiche e di formazione o quelle per le riunioni di lavoro.
La scuola a distanza
Lo sforzo più grande è chiaro che sia stato quello chiesto e imposto alle famiglie, alle istituzioni scolastiche e ai discenti: organizzare l’insegnamento e l’apprendimento a distanza, gestire i colloqui con le famiglie e, in ultima analisi, riuscire a capire i malumori e i malesseri degli alunni. Il tutto in digitale. Tant’è che il Parlamento Europeo e l’Unione Europea stanno pensando di introdurre come diritto umano fondamentale per tutti l’accesso a Internet, per garantire a tutti l’apprendimento e per aumentare le competenze digitali; e di conseguenza puntare verso l’inclusione scolastica e sociale. È chiaro che, accanto a tutti questi cambiamenti “di vita”, diventa necessario anche stilare delle nuove regole comportamentali che preservino non solo i più giovani ma anche gli adulti dai pericoli della rete, che si stanno dimostrando non essere da meno rispetto a quelli della vita reale. Possiamo a questo punto parlare di una vera e propria Educazione Civica Digitale.
Manuale di Educazione Civica Digitale
Chi ci tutela dai danni e dalle violenze che possono scaturire dalla vita virtuale? Come si possono evitare i pericoli di questo mondo che cambia così velocemente senza lasciarci nemmeno il tempo di rendercene conto?
A tal proposito Andrea Bellandi Saladini – direttore e fondatore di Accademia Civica Digitale – ha scritto un manuale dal titolo “Il mondo nuovo. Manuale di Educazione Civica Digitale” pubblicato da Fve Editori, in cui innanzitutto ci spiega cosa è l’Educazione Civica Digitale, quali sono le azioni per un buon utilizzo della rete, sottolineando quanto i nostri comportamenti in rete abbiano ripercussioni sul mondo digitale e viceversa; e come attuarli per trarne un benessere personale, sociale e collettivo. Infatti, vediamo che le trasformazioni da un mondo all’altro sono avvenute e avvengono con estrema facilità, “il bullismo in Cyberbullismo, lo stalking in Cyberstalking, la violenza sessuale in Revange Porn, le voci di corridoio in Fake News, la gogna pubblica in Public Shaming” e così via, fenomeni che si possono arrestare attraverso tre aspetti principali, quali l’alfabetizzazione digitale, il pensiero critico e il comportamento virtuoso.
Best Practices
Giovani e adulti devono imparare a gestire l’odio e ad avere un comportamento virtuoso anche all’interno del mondo virtuale e, per farlo, bisogno ben conoscerne le regole, avere piena consapevolezza delle proprie azioni e applicare le Best Practices, ovvero prevenire attraverso l’educazione, per far sì che l’Educazione Civica Digitale diventi per tutti un vero e proprio strumento di sicurezza personale e sociale.
Marianna Zito